mercoledì 28 luglio ore 21.30 Arena estiva del Cinema Castello, via R. Giuliani, 374 Firenze accompagnamento al pianoforte del maestro Marco Bucci
![]() | Pluto, re dell’inferno, spedisce sulla Terra il diavolo Barbariccia, nelle vesti del dottor Nox, per procacciarsi anime. Così Maciste, dopo aver tentato valorosamente di opporsi agli inganni diabolici, piomba all’inferno. Dopo il lancio avvenuto con Cabiria nel 1914, Maciste spiccò il volo del successo, interpretando ben presto ogni sorta di avventure e per oltre dieci anni fu forse il personaggio più popolare del cinema italiano. |
Solo nel 1925, l’anno di Maciste all’Inferno, Bartolomeo Pagano, l’attore che impersonava il forzuto italico dovette darsi da fare in montagna in “Gigante fra i ghiacci”, tra le fiere in “Maciste nella gabbia dei leoni” e districarsi fra gli intrighi arabi in “Maciste contro lo sceicco”!
Maciste all’inferno è un vero e proprio pastiche di generi – dramma grottesco, comico, sentimentale e sexy -, ebbe problemi con la censura per alcune scene osé con diavolesse vestite succintamente, ma fu uno straordinario successo di pubblico.
Sceneggiato da Riccardo Artuffo, sotto lo pseudonimo di Fantasio, è ispirato all’Inferno dantesco e le stesse didascalie sono un omaggio alle terzine del poeta fiorentino.
Federico Fellini lo ricorda come il primo film visto nella sua vita, in braccio a suo padre, nel mitico cinema Fulgor di Rimini: “la sala era piena, faceva caldo e spruzzavano un antisettico che grattava in gola ma anche stordiva. In quell’atmosfera un po’ oppiata ricordo le immagini giallastre con tanti bei donnoni.“
La copia restaurata proviene dalla Cineteca del Museo del Cinema di Torino.